giovedì 3 agosto 2017

Trucchi della borghesia (120)

Adesso, mi sembra, siamo diventati un po' troppo ossessionati dal termometro. Sarà perché abbiamo dei termometri dappertutto, in casa, in tasca, in macchina, su google. Passiamo le giornate, soprattutto in ufficio, ma capita anche per la strada, quando non si sa cosa dire, o anche proprio per dire quella cosa lì, a parlare di quanti gradi ci sono, di quanti gradi ci sono stati e in particolar modo di quanti gradi ci saranno oggi, domani, dopodomani, fino irragionevolmente alla settimana prossima.
Io questa ossessione per il termometro non me la ricordo, né quand'ero bambino, negli anni 80, né quand'ero ragazzo, negli anni 90, e non mi sembra di ricordare che gli adulti di allora fossero così ossessionati dal termometro come gli adulti di oggi che siamo poi noi.
Magari è per questo che ci siamo inventati una cosa che prima non esisteva: la temperatura percepita.
La temperatura percepita è il trucco della borghesia numero 94, l'aveva proposto Giampaolo ed era gennaio del 2015, in pieno inverno, perché non è che mi sia messo qui a scrivere queste cose solo perché c'è caldo. Molto caldo. Diobono, che caldo. Chissà quanti gradi ci sono.

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