martedì 31 dicembre 2013

Se questo blog avesse avuto uno scopo

Non si può certo dire che il duemilatredici sia stato un anno garrulo per Barabba: abbiamo pubblicato qualche post in più della metà di quelli dell'anno scorso, circa un terzo di quelli dell'anno prima, per non parlare del duemiladieci che era stato l'anno della resurrezione. Forse siamo stanchi, forse non abbiamo più tante cose da dire, forse è andata così perché così devono andare le cose dei blog e della vita, chissà.
Però nel duemilatredici è successa una cosa sensazionale, una cosa non priva di conseguenze, una cosa che è durata solo una manciata di minuti e che è iniziata con:
Buonasera a tutti.
Si sente se parlo così?
Bene.
Anche là in fondo? Si sente?
Speriamo.
ed è finita con:
Io, Marco Manicardi, delegato dal Sindaco alle funzioni di Ufficiale dello Stato Civile, pronuncio in nome della legge che:
il Signor Simone Marchetti
e
la Signora Elena Marinelli
qui presenti
sono uniti in matrimonio.
Una cosa che se questo blog avesse avuto uno scopo, ecco, il quattordici di settembre del duemilatredici l'avrebbe raggiunto. Quindi, beh, anche se questo posto sta andando un po' a puttane, c'è da dire che siamo contenti.

Adesso il duemilatredici finisce, vediamo come va a finire il duemilaquattordici.
Intanto, inevitabilmente, buon anno. Speriamo davvero.

sabato 28 dicembre 2013

Lamerica (1bis)

Se devo dire cos'è Lamerica, per come l'ho capita io in dieci giorni che sono stato là, è come girare l'angolo di una stradina silenziosa e deserta di Brooklyn, sbucare sulla 4th Avenue e vedere due nastri gialli che separano il marciapiede dalla strada dove sta passando la coda della Maratona di New York, sono le nove e qualcosa del mattino, ci sono due agenti di polizia al centro della carreggiata, due o tre disabili corrono sulle sedie a rotelle, il viso affaticato, le braccia che mulinano sulle ruote, la pettorina bianca mostrata con fierezza tra due ali di folla che incita, e di fronte, sull'altro angolo della strada, una band di cinquantenni, due chitarre, basso e batteria, sta suonando Take It Easy. Quello è il momento esatto in cui sorrido uno dei sorrisi più sinceri della mia vita, e gli occhi mi si bagnano d'imbarazzo. Faccio una foto, ma non la guardo nemmeno: non serve a niente.

(Per fortuna la mia morosa è più svelta e meno impressionabile di me, e ha tirato fuori la macchinetta fotografica per farci un video.)

venerdì 13 dicembre 2013

Lamerica (3)

Mentre camminavamo sulla 5th avenue, in mezzo ai grattacieli, o forse non eravamo proprio sulla 5th avenue ma sempre lì dalle parti di Midtown, in mezzo ai grattacieli, o forse eravamo nel Financial District, comunque in mezzo ai grattacieli, non importa, fatto sta che ero lì col naso per aria, e mi son fermato a un incrocio, e gli incroci di New York sono stupefacenti, perché la struttura reticolare delle strade ti fa vedere queste vie lunghissime costeggiate di palazzoni e così dritte che potrebbero arrivare all'infinito, e sovrappensiero ho detto, più tra me e me che rivolto a lei, una cosa del tipo: ma te ce lo vedi l'uomo ragno, qui sopra le nostre teste, che spara le sue ragnatele e svolazza a zig zag in cerca di supercattivi?
La cosa sensazionale è che lei ha alzato gli occhi, girando lo sguardo tutt'attorno, e senza alcun dubbio nel tono della voce ha risposto: sì.

giovedì 12 dicembre 2013

Barabba Elettrolibri: Francesco Farabegoli - #Selfie

Prefazione all’edizione originale:
"Ho ricevuto il libro del Dr. Farabegoli. Non ci ho capito un cazzo. In particolar modo, trovo gravi gli errori di logica alle pp. 3, 77, 212, 433- Quest'ultimo, mi pare, riprende complicandolo l'esempio di Leibniz. Detto questo, il Dr. Farabegoli è certo brillante nel riproporre esempi triti e ritriti in uno stile che non mi è consono. Ma sono un Professore inglese, non posso certo smollarmi e apprezzare. Consiglio di leggere questo libro. Honest!”
Bertand Russell, Cambridge, dicembre 1903
Prefazione alla seconda edizione:
“Sono gallese, non inglese.”
Bertrand Russell, Cambridge, luglio 1911
Note dell’autore alla presente edizione:
Non è che sn proprio selfie ma anke sì, e cmq guardo in macchina e sai che sto guardando te e qualcosa ha a che fare cn <3.
Francesco Farabegoli poteva essere qualcuno, stando agli exit-poll in terza elementare. Poi insomma.
#Selfie è il suo primo libro illustrato contenente dei selfie.

#Selfie di Francesco Farabegoli è il primo libro elettrico e illustrato pubblicato per Barabba Elettrolibri, la nostra collana inesistente che non pubblica niente.
#Selfie si scarica gratuitamente, in pdf, qui.

Secondo me è molto bello. Ma io sono un fan, il mio giudizio non conta.

mercoledì 11 dicembre 2013

La gente si dividono in due (7)

La gente che hanno una moka si dividono in due: quelli che, dopo aver fatto il caffè, la raffreddano sotto il getto d'acqua fredda del rubinetto, la smontano, la scompongono, lavano tutti i pezzi e li mettono ad asciugare nello scolapiatti, e quelli che la lasciano raffreddare, la mettono da parte, usata, col macinato scuro nel dosatore perché, dicono, così resta l'aroma per quando la riuseranno, ma poi, quando vogliono un caffè, vanno al bar.

giovedì 5 dicembre 2013

Siamo un po' stanchini

Il 5 dicembre del 2012 avevo scritto un post che si chiamava "Vediamo come va a finire" dove si diceva che il 5 dicembre del 2011 avevo scritto un post che si chiamava "Andare avanti" dove si diceva che il 5 dicembre 2010 avevo scritto un post che si chiamava "Cammina cammina" dove si diceva che il 5 dicembre del 2009 avevo scritto un post che si chiamava "Alzati e cammina" dove si diceva che dovevo riaprire il blog per farci delle cose.

E cose ne abbiamo fatte, ultimamente un po' meno, ma più grosse, come per esempio un matrimonio.

Conti alla mano, oggi è una specie di quarto compleanno della resurrezione di Barabba. Alzare, ci siamo alzàti; camminare, abbiamo camminato; andare avanti, siamo andati avanti; è andata a finire che siamo ancora qui; solo che adesso, oh, è una cosa normale, siamo un po' stanchini.

Intanto, comunque, grazie a voi che ci leggete.
E tanti auguri a noi.