venerdì 28 ottobre 2011

[Occupy Barabba] Bi-Sogni di Luoghi Comuni (estratto)

di Paolo Ticozzi

Siamo consapevoli che le nostre esperienze siano parziali, nonostante ciò da queste nel corso degli anni abbiamo potuto appurare come l'esigenza di Luoghi e occasioni di aggregazione non strutturata e non formale, che allo stesso tempo forniscano anche stimoli di tipo culturale, sociale e civico, sia un'esigenza forte e reale da parte dei cittadini.
Le problematiche dalle quali siamo partiti ovvero l'atomizzazione delle persone, il bisogno di luoghi di ritrovo e di crescita, sono ancora presenti e potenti nel panorama cittadino.
Visto anche il declino alla crisi in quest'ottica di: patronati, centri sociali e centri civici, questi ultimi ridotti sempre più a nulla più che un insieme di uffici.
Abbiamo potuto appurare come negli ultimi tempi Forte Marghera si stia configurando come un luogo che risponde a queste esigenze con la sua pluralità di offerte e proposte culturali, sociali e artistiche.
Stiamo sviluppando quindi un ragionamento, che prende spunto dalle esperienze passate e anche da quanto sta spontaneamente avvenendo presso il forte, ragionamento che delinei un'idea e un modello di spazi pubblici-luoghi comuni. Luoghi di comunità e cittadinanza.
Il ragionamento parte e si inserisce in un contesto di critica dell'attuale sistema di vita occidentale, soprattutto per quanto riguarda la non sostenibilità delle tempistiche delle modalità, in qualche modo quindi nel filone della decrescita.
E' un ragionamento che va ad abbracciare la città e i suoi luoghi; possiamo provare a pensare alla città come a una sorta di iper-casa formata da iper-stanze: in quest'ottica possiamo definire le case dei singoli come una sorta di iper-camere da letto della città, luoghi privati deputati soprattutto ad attività di riposo; analogamente possiamo definire gli uffici, i luoghi di lavoro nella logica delle iper-stanze come degli iper-studi; i ristoranti si possono vedere come iper-cucine, i parchi come iper-giardini.
Me nelle case vi è una stanza che a differenza delle altre non assolve per sua natura a un ruolo specifico ovvero il soggiorno, che diventano luoghi di accoglienza, incontro, ma anche di ozio, lettura e creatività; la nostra idea portando avanti il parallelismo è di pensare a degli spazi pubblici come luoghi comuni come iper-soggiorni.
Degli spazi in cui la cittadinanza possa trovare casa, dove possa esprimersi, formarsi e crescere, dei luoghi in cui si sviluppi un senso di comunità basata sul senso civico e sulla cultura.
Questa è l'idea su cui stiamo iniziando a lavorare.
Crediamo a quest'idea di “iper-soggiorno urbano” e la stiamo sviluppando pensiamo che potrebbe fare il caso anche del nostro Forte Marghera (e non solo...).

nota:
Questo è un estratto dell'intervento chiamato appunto Bi-Sogni di Luoghi Comuni che alle 17.30 di oggi pomeriggio farò (come presidente dell'associazione Luoghi Comuni) assieme a Claudio Bergamo a Forte Marghera nell'ambito della manifestazione Parco del Contemporaneo nell'iniziativa "Public, green, eco-economics. Un altro approccio intorno alla questione del bene comune".
A Forte Marghera, grazie a Luoghi Comuni, Barabba ha fatto già Fischiare il Veneto con Schegge di Liberazione nell'inizativa MestREsiste e sempre grazie all'intervento di Luoghi Comuni era approdato a Venezia al circolo Metri Cubi.

[Occupy Everything. Occupy Barabba.]

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