giovedì 7 giugno 2007

ovvero: come imparai a non preoccuparmi

"Vladimir? Vladimir, non sento molto bene. Ti dispiacerebbe usare il traduttore? Adesso è molto meglio, sì. Eh... Sì, sì, bene. Ti sento alla perfezione, Vladimir. La voce mi arriva chiara e senza il minimo disturbo. Anch'io non sono disturbato, vero? Bene, bene... Allora vuol dire che nè io né te siamo disturbati. Bene. Sì, è una bella cosa che tu stia bene e anch'io. Sono dello stesso parere. È bello stare bene. Senti un po', Vlady... Ti ricordi che noi... noi abbiamo sempre parlato di questa possibilità che succedesse qualche inconveniente con lo scudo? Lo scudo, Vladimir. Lo scudo spaziale. Beh, insomma, è successo questo: uno dei nostri al Pentagono ha... ha... ha... ha avuto come... beh, insomma, gli è girato il boccino. Beh, sai, è diventato un po'... strano, e... Insomma, ha fatto una sciocchezzuola... Ecco, adesso ti dico cosa ha fatto: ha ordinato che venga messo nella Repubblica Ceca. Ma lasciami finire, Vladimir! Lasciami finire, Vladimir! Ma cosa credi, che io mi stia divertendo? Tu te l'immagini quello che sto passando io con l'Iraq e tutto il resto, Vladimir? E se no perché t'avrei interpellato? Per dirti ciao? Certo che mi fa piacere parlarti. Mi fa molto, moltissimo piacere. Non adesso, però, un'altra volta. Adesso t'ho incontrato per dirti che è successo qualcosa di... di veramente terribile. È una chiacchierata amichevole, sicuro che è amichevole. Senti, se non fosse amichevole non... non l'avrei fatta proprio. No, i nostri missili raggiungeranno i terroristi. Sì, ma... io dico sul serio, Vladimir. Ma ne ho già discusso coi ciechi, non è uno stratagemma, te lo giuro. E adesso ti dico... Noi vogliamo dare al vostro Stato Maggiore tutte le notizie riguardanti i bersagli, le rotte e il sistema di difesa. E... E... E certo, beh, è naturale. Se non ci riesce di salvarci, mi pare... mi pare che sia... beh, ma insomma... ci dovete aiutare ad abbatterli quei terroristi, Vladimir. Ma lo so che sono i nostri. Va bene, ma allora chi dobbiamo chiamare? No, dico, chi è che dobbiamo chiamare? L'Azerbaijan? No, scusami, non si è capito molto bene. La vostra base in affito nell'Azerbaijan. Uhm... E dove sta, Vladimir? Bene. Sì... Ah, li vuoi avvisare tu? Senti, ce l'avresti il numero di telefono lì? Beh, va bene, lo chiederò all'ufficio informazioni. Ah... Eh... Uhm... Dispiace anche a me, Vladimir. Mi dispiace molto. Va bene, dispiace più a te che a me, però dispiace anche a me. A me dispiace quanto a te, Vladimir. Non dire che a te dispiace più che a me, perché io ho il diritto di essere dispiaciuto quanto lo sei tu, né più né meno. Ci dispiace ugualmente, va bene? D'accordo."

(liberamente tratto da...)

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